“Gli incentivi della misura ‘Resto al Sud’ e la Banca delle terre sono due strumenti concreti con cui creare nuove opportunità imprenditoriali per i giovani meridionali e contrastare lo spopolamento delle aree interne. Come Anci e come giovani amministratori, ci impegneremo per la loro diffusione ed utilizzo presso le nostre comunità”. Lo evidenzia il coordinatore nazionale di Anci Giovani Gianluca Callipo, intervenuto a Napoli al convegno sulle nuove opportunità per i giovani nel Mezzogiorno, durante cui sono “state presentate le due misure previste dal decreto Mezzogiorno, operative già da oggi”.
Resto al Sud “prevede un finanziamento fino a 50 mila euro per ciascun richiedente –spiega Callipo – con una quota a fondo perduto del 35 per cento, garantita da Invitalia ed il restante 65 attraverso un prestito a tasso zero da restituire in 8 anni”.
La Banca delle terre, invece, mira a favorire la valorizzazione di terreni abbandonati e di aree edificate o altri immobili abbandonati nelle Regioni meridionali. “Una volta individuate queste aree- sottolinea l’esponente Anci – i Comuni dovranno metterle a bando rendendoli disponibili ai giovani che vorranno avviarvi attività di impresa. Con il risultato aggiuntivo “di strapparli ad un abbandono che è un problema per le comunità amministrate”, osserva il sindaco di Pizzo.
Si tratta in definitiva di due strumenti molto utili che “pur non risolvendo i problemi dell’occupazione giovanile al Sud, possono dare un sostegno molto importante, specie nella valorizzazione delle aree interne tema che – ricorda Callipo – è al centro dell’agenda portata avanti in questi anni dall’Anci”.
Per questo l’Associazione ed “i Comuni, in quanto terminale più vicino ai cittadini, si impegneranno al massimo per favorirne l’attuazione affinché i giovani li conoscano e li utilizzino al meglio nei loro territori”.